La radio libera nell’era digitale
Info per musicisti

Per richiedere la pubblicazione della tua musica su RockCast Italia, basta mandare i pezzi mp3 all’indirizzo [musica -CHIOCCIOLA- rockcastitalia.com] unitamente alla dichiarazione di essere autore del brano, di non aver ceduto a terzi i diritti, e di autorizzare la messa in onda del brano su RockCast Italia.

Ma perchè limitarsi solo a RockCast Italia quando ci sono decine di migliaia di podcast in giro per il mondo che possono promuovere la tua musica? No, non devi scrivere un email a ognuno dei podcasters, basta leggere le righe qua sotto… e saprai tutto quello che un musicista che vuole entrare nel mondo della Musica Podsafe deve sapere.

La diffusione del podcasting, le radio libere distribuite via internet, ha creato un nuovo media, alternativo alla radio e alla televisione tradizionali, dove chiunque possieda poco più di un computer e un microfono può produrre contenuti e renderli accessibili in tutto il mondo. Fin dagli albori del movimento la musica prodotta da artisti indipendenti ha rappresentato il candidato più ovvio a riempire questi nuovi palinsesti. Oggi esistono podcast che trattano i più svariati argomenti, dal Macintosh alla letteratura greca, dalla fantascienza al giardinaggio, ma la stragrande maggioranza delle trasmissioni sono dedicate alla trasmissione di musica.

Uno dei personaggi che più ha contribuito alla nascita del podcasting è sicuramente Adam Curry. Storico VJ di MTV, dopo aver abbandonato il mondo dei media mainstream, Adam si è dedicato all’imprenditoria nel mondo di internet, prefigurandosi un futuro in cui chiunque avrebbe potuto produrre uno spettacolo radiofonico o televisivo. Il suo Daily Source Code, probabilmente primo podcast in assoluto e ancora oggi in attività, è stato fin dagli albori un grande trampolino di lancio per quei musicisti che, indipendentemente dal loro talento, non erano disposti a “omologarsi” alle esigenze della moda per avere attenzione da parte di una casa discografica.

Proprio per permettere una facile interazione tra produttori di podcast e musicisti, Adam Curry ha lanciato il sito “Podsafe Music Network“. Sul PMN qualunque artista che non abbia già ceduto a terzi i diritti sulla propria musica può iscriversi e fare l’upload di una o più delle sue canzoni in formato mp3.
Queste canzoni saranno disponibili a tutti quanti visiteranno il sito (music.podshow.com), ma solo in forma di ascolto direttamente dalle pagine internet. La possibilità di scaricare i brani è riservata ai podcasters iscritti al PMN (attualmente qualche decina di migliaia sparsi in tutto il mondo). I podcasters, per contratto, possono scaricare e inserire gratuitamente i pezzi presenti sul PMN all’interno delle loro trasmissioni, e quando lo fanno sono obbligati a nominare l’artista/gruppo e il nome del pezzo, e lasciare sul sito di riferimento del podcast in questione il link al sito internet dell’artista. Inoltre l’artista riceve attraverso il PMN un messaggio che gli segnala che la sua canzone è stata pubblicata su quel determinato podcast. I podcasters ovviamente NON sono autorizzati a distribuire la musica al di fuori dei podcast.

Quanto costa iscriversi al PMN? Niente!
Può portare un guadagno? Certo. Molte delle band che attraverso il PMN fanno pubblicare la loro musica sui podcast, vendono direttamente sul proprio sito la musica: qualcuno sotto forma di mp3, qualcuno spedisce personalmente i CD, altri ancora si appoggiano a servizi quali CD BABY o iTunes Store. Il passaggio su un podcast raggiunge immediatamente 50, 100, 1000 ascoltatori. I podcast americani più di successo arrivano anche a 500.000 ascolti al mese! Qualcuno sto benedetto CD lo comprerà, no?

Si può anche abilitare la vendita degli mp3 direttamente all’interno del PMN. Ogni pezzo sarà venduto a 0.99$, 10% li trattiene la compagnia che gestisce la transazione con carta di credito, il resto (90%) va all’artista. Ovviamente il pagamento parte quando l’artista ha accumulato un minimo di incassi (50$).
Il podcaster non guadagna nulla, se non l’eterna gratitudine da parte dell’artista grazie a lui diventato ricco e famoso. Almeno finchè non trova uno sponsor per la sua trasmissione… 🙂

Il canale funziona! Ovvio la musica deve essere di qualità, ma l’artista è libero di seguire il percorso musicale che più lo stimola, senza costrizioni da parte di un’etichetta discografica.
Anche grandi band, che nei tempi del rock in radio avevano tutti i canali aperti e oggi non riescono più ad entrare in radio/MTV si sono rivolte al mondo del podcasting e iscritte al PMN. Nomi? Deep Purple, Quiet Riot, Twisted Sister, Gary Moore….
Ma la maggior parte dei musicisti sul PMN sono indipendenti, e i podcaster, paladini dell’indipendenza dei media, sentono sicuramente più affinità con questi, e preferiscono lanciare un gruppo di scatenati metallari di Oakland piuttosto che fare vendere qualche CD in più a un mitico dinosauro.

Sei convinto? Iscriviti al PMN qui

L’iscrizione sul PMN permette anche di avere accesso (e visibilità) su Podshow+ il primo social media network. Il concetto di base è lo stesso di MySpace, focalizzato però sul rapporto tra musicisti e fans. Ogni utente di Podshow+ può vedere quali sono le band e i podcast preferiti degli altri utenti, oltre ovviamente a scambiarsi messaggi e commenti.
Le stesse pagine di Podshow+ saranno anche accessibili attraverso la televisione attraverso il pacchetto PodshowTV, già installato sul set top box di AMD Live! – sul set top box per la IPTV di British Telecom BTVision di prossima uscita, e presto probabilmente su molti altri apparecchi del genere.